Le vinacce sono tutto ciò che rimane dell’uva dopo i vari procedimenti per la produzione del vino.
Ma esattamente cosa sono?
Nelle vinacce troviamo tutto ciò che non finisce nei nostri bicchieri, ovvero le bucce e i semi degli acini di uva, più una piccolissima quantità di liquido parzialmente fermentato
– i raspi, ovvero la parte legnosa del grappolo, viene eliminata prima ancora di ogni processo di vinificazione.
Non tutte le vinacce sono uguali: le vinacce provenienti dalla produzione dei vini bianchi, che non sono state lasciate a macerare nel mosto durante la fermentazione, sono dette vinacce vergini; le vinacce provenienti dalla produzione dei vini rosati, che hanno subito una breve macerazione nel mosto durante la fermentazione, sono dette semi-fermentate; le vinacce provenienti dalla produzione dei vini rossi svolgono tutto il processo di fermentazione e vengono detto, appunto, fermentate.
Come vengono utilizzate le vinacce?
• Grappa: con le vinacce fermentate, nelle quali gli zuccheri si sono trasformati in alcool, attraverso il procedimento della distillazione, vengono prodotte le grappe.
• In agricoltura: in orticoltura e giardinaggio le vinacce vengono utilizzate come ammendante; vengono persino utilizzate come foraggio per animali e, previa essiccazione, come combustibile.
• Per la stagionatura dei formaggi: le forme di formaggio vengono messe a stagionare a diretto contatto con le vinacce, che conferiscono loro un colore violaceo scuro e soprattutto un leggero gusto acidulo di vino.
• In cosmesi: le vinacce sono perlopiù buccia d’uva. Le bucce dell’uva sono ricchissime di polifenoli, che sono dei potenti antiossidanti. L’industria della bellezza sfrutta questi elementi naturali per la produzione di cosmetici anti-age. E dai vinaccioli, invece, si ricava un preziosissimo olio, ricchissimo di acido linoleico, apprezzato in cosmesi per i suoi effetti rigeneranti sulla pelle.
• In cucina: l’olio di vinaccioli ricavato dai semi d’uva è assai apprezzato anche per svariate preparazioni culinarie.
• Biocarburante: dalle vinacce si ricava l’etanolo, da utilizzare da solo o in miscela nei biocarburanti, alternativi ai combustibili fossili.
• Polimeri biodegradabili: la ricerca scientifica sta sperimentando anche con le vinacce, alla ricerca di prodotti naturali e biodegradabili che vadano a sostituire la plastica.
• Eco-pelle: con le vinacce si realizza un’eco-pelle vegetale, resistente e versatile.
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