La vite, come tutte le piante, ha uno suo ciclo biologico.
Il ciclo vitale della vite corrisponde a tutto l’arco della sua vita; a questo si affianca un ciclo annuale che comprende due sottocicli: quello vegetativo e quello riproduttivo.
Il ciclo vitale della vite comincia al momento dell’impianto – per talea o innesto. Sia le viti ottenute da una porzione di tralcio – talea, che quelle ottenute tramite l’innesto di barbatelle hanno un ciclo vitale che corrisponde alle seguenti fasi:
• periodo improduttivo: variabile da 1 a 3 anni, in funzione del tipo di coltura adottato;
• periodo a produttività crescente: dopo 3 anni la vite ha raggiunto uno sviluppo che le consente di iniziare a produrre frutti;
• periodo di produttività constante: la pianta ha raggiunto la sua maturità produttiva e il volume di uva prodotto si stabilizza e rimane costante; questo periodo può durare fino a 20-25 anni;
• periodo di vecchiaia: dopo 30-40 anni la pianta inizia a invecchiare decisamente e la sua produttività inizia a calare.
Il ciclo annuale della vite riguarda le viti in fase produttiva e si suddivide in due principali sottocicli, quello vegetativo e quello riproduttivo, ognuno, a sua volta, suddiviso in fasi fenologiche, la cui durata è varia e dipende sia dalle caratteristiche genetiche della vite che dalle condizioni ambientali e dalle pratiche colturali a cui la vite è sottoposta.
Sottociclo vegetativo
• Il “pianto”: durante il pianto la vite emette del liquido a livello dei tagli di potatura. Tutto ciò è dovuto alla riattivazione del metabolismo degli zuccheri – trasformazione degli amidi in zuccheri semplici – e alla conseguente riattivazione della respirazione cellulare, accompagnato da un elevato livello di assorbimento da parte delle radici, che tocca il massimo proprio in questa fase
• Il germogliamento delle gemme
• L’accrescimento dei germogli, che raggiunge il massimo a metà giugno – dai 2 ai 4 cm al giorno
• Il periodo di “agostamento” o di maturazione dei tralci, durante il quale si ha la lignificazione dei germogli
• Con la caduta delle foglie inizia il periodo di riposo, che termina con la ripresa vegetativa dell’anno seguente.
Sottociclo riproduttivo
Questo, nello specifico, riguarda i germogli fruttiferi e si svolge in contemporanea con il precedente. Anche il sottociclo riproduttivo è suddiviso in fasi:
• La differenziazione delle gemme ibernanti – comparsa dei grappolini, che si formano a fine maggio ed iniziano a germogliare
• La fioritura, che avviene tra fine maggio e inizio giugno, con la comparsa e il completo sviluppo dei fiori
• L’allegagione, ossia i fiori che completano la fecondazione e danno origine a una bacca;
• L’accrescimento e la maturazione degli acini, a sua volta suddiviso in quattro distinti periodi: il periodo erbaceo, che va dall’allegagione all’invaiatura – inizio del cambio di colore degli acini – durante il quale gli acini sono ancora verdi e la percentuale di zuccheri è molto bassa mentre quella degli acidi è massima; il periodo di maturazione, con le percentuale di zuccheri che aumenta notevolmente e quella degli acidi che diminuisce; il periodo di bacca matura, con un rapporto glucosio/fruttosio pari a 1 – importante per i lieviti in vinificazione; il periodo di surmaturazione, nel quale la bacca rammollisce, gli acidi diminuiscono ancora di più e gli zuccheri aumentano la loro concentrazione per effetto della disidratazione.
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